Non ci sono rimasti tanti documenti riguardanti la costruzione della Basilica di San Francesco ad Assisi. Sappiamo però che nel 1228 venne fatta la donazione del terreno per la costruzione della chiesa e il Papa Gregorio IX diede ordine della costruzione della Basilica di San Francesco.
Nel luglio dello stesso anno il Papa pone la prima pietra. Nel 1230 abbiamo la traslazione del corpo del santo nella chiesa. Nel ’36 Elia, capitano dell’ordine, dona alla chiesa il crocifisso di Giunta Pisano.
Al ’39 sono datate le due campane. Poi nel 1253 il Papa Innocenza IV consacra la Basilica e autorizza la raccolta di elemosine per completare la chiesa nelle strutture e nella decorazione.
Quella che noi chiamiamo Basilica di San Francesco è in realtà costituita da due chiese diverse, una inferiore e una superiore.
Osserviamo che sulla base delle ultime indagini la chiesa inferiore comincia ad essere elevata tra il ’28 e il ’30, forse in forma di aula rettangolare coperta con un tetto che poggia sui muri attuali alla quota del ballatoio.
Intorno al 1230 osserviamo già una trasformazione della chiesa inferiore in quanto viene aggiunta una campata, il transetto e l’abside.
Inoltre vengono eseguite le volte su pilastri cilindrici e vengono inoltre costruiti i contrafforti esterni.
Intorno al 1241 comincia la costruzione della chiesa superiore. intorno al settimo e ottavo decennio abbiamo l’esecuzione, sopra, dei piloni esterni isolati e degli archi rampanti corrispondenti a contrafforti cilindrici, e poi viene aggiunto il deambulatorio nell’abside inferiore.
Inoltre durante il XIV secolo assistiamo alla graduale realizzazione delle cappelle nella chiesa inferiore.
La collocazione di tutte le restanti parti dell’edificio rimangono estremamente incerte.
Probabilmente i primi costruttori tra cui Elia intendevano conferire alla chiesa un carattere ispirato a quelli che sono gli ideali del francescanesimo, quindi la chiesa doveva essere semplice.
Si pensava ad un solo vano su pianta rettangolare, coperto a tetto, estremamente nudo e sereno che dovrebbe corrispondere alla seconda, terza e quarta campata della chiesa attuale.
In un secondo momento Elia cambia questi piani originari e la chiesa da forma simbolo dell’umiltà e della povertà diventa invece l’immagine che esalta la grande figura di San Francesco, e quindi costituisce il segno della presenza dell’ordine e della missione dell’ordine nel mondo.
Quindi in un secondo tempo si decide di trasformare l’edificio in due chiese sovrapposte, perché si sdoppiano le funzioni, sotto abbiamo il sepolcro, il santuario, la chiesa per il pellegrinaggio, tanto è vero che l’altezza dei vani viene ribassata.
In alto invece abbiamo l’aula monastica, la chiesa della predicazione che assume il ruolo anche di cappella papale per cui l’esigenza di ampliare l’area coperta e di adottare volumetrie più variate.
Nel terzo periodo l’evento più eccezionale che consiste in un trapianto diretto dell’architettura gotico-francese nell’Italia del XIII secolo.
Con ogni probabilità è da mettere in relazione dai mutamenti avvenuti nell’ordine. Infatti assistiamo alla caduta di Elia e all’ascesa come generale dell’ordine di Aymone di Faversham, che fu generale dal 1241 al ’44.
Era inglese ma era stato professore all’Università di Parigi e la sua ascesa corrisponde a un momento in cui la cultura inglese e tedesca, soprattutto gli intellettuali inglesi e tedeschi, è in ascesa.
Questo fatto deve essere considerato decisivo nella costruzione della chiesa in quanto osserviamo l’inserimento di una gabbia gotica dentro l’involucro strutturale della chiesa che invece fino a quel momento era stato costruito secondo lo stile romanico.
Ne consegue che osserviamo una discontinuità linguistica tra il sistema a scheletro nervato della chiesa superiore e invece quello linearistico delle fronti esterne della basilica, la quale specialmente nella facciata mantiene chiaramente le caratteristiche della tradizione romanico-umbra, mentre sui fianchi abbiamo osservato che si accentua maggiormente un linguaggio gotico.
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Immagine di copertina: Wikipedia Luca Aless, Assisi – Basilica di San Francesco 02, CC BY-SA 4.0